Open letter regarding the dismissal of journalist Gabriele Nunziati
The undersigned organisations of the Media Freedom Rapid Response (MFRR) are writing to you to express our shared concern and dismay over the decision by Agenzia Nova to terminate its collaboration with journalist Gabriele Nunziati, following a question he addressed to the spokesperson of the European Commission on October 13, 2025.
12.11.2025
Da: redazione@balcanicaucaso.org
Direttore responsabile Riccardo Bormioli
Agenzia Nova. Agenzia di stampa quotidiana
Redazione Via Parigi 11, 00185 Roma
November 11, 2025
Subject: Concern over the dismissal of journalist Gabriele Nunziati
Dear Editor-in-Chief Bormioli,
The undersigned organisations of the Media Freedom Rapid Response (MFRR) are writing to you to express our shared concern and dismay over the decision by Agenzia Nova to terminate its collaboration with journalist Gabriele Nunziati, following a question he addressed to the spokesperson of the European Commission on October 13, 2025.
As organisations dedicated to defending press freedom across Europe, we share the opinion that the dismissal of a journalist for asking a question deemed “inappropriate” to a representative of a political body represents a violation of media freedom and of the journalistic profession, which should be immediately remedied.
It is our view that the justifications provided by Agenzia Nova regarding the dismissal are neither convincing nor sufficient to justify this decision. They also serve to undermine the management’s asserted neutrality and objectivity.
Journalists have both the right and the duty to ask questions, including critical or difficult ones, to ensure the democratic accountability of political decision-makers. Any attempt to silence such voices constitutes an unjustifiable form of censorship.
Nunziati was doing his job, professionally posing a legitimate question that sought to clarify the position of the European Commission regarding what UN experts have determined is the ongoing genocide in Gaza, a position that remains subject to legitimate questioning and public debate.
With respect to your concern about possible reputational damage, we believe that such damage does not stem from the legitimate work of your collaborator, but rather from the decision to censor his work on flawed grounds.
The silencing of those who carry out their watchdog role by posing legitimate public interest questions regarding the situation in Gaza represents a serious blow to freedom of information and a worrying sign for democracy in Italy, which harms not only journalists’ right to work without fear of retaliation but also citizens’ right to free, independent, and impartial information.
We therefore join the many organisations and colleagues, domestically and internationally, who have condemned what we consider to be an unfair and unjustified dismissal, express our solidarity with Gabriele Nunziati, and call on Agenzia Nova to review its decision and proceed with his immediate reinstatement.
This statement was coordinated by the Media Freedom Rapid Response (MFRR), a Europe-wide mechanism which tracks, monitors and responds to violations of press and media freedom in EU Member States and Candidate Countries.

Oggetto: Sconcerto per il licenziamento del giornalista Gabriele Nunziati
Gentile direttore Bormioli,
Le organizzazioni sottoscritte del consorzio europeo Media Freedom Rapid Response (MFRR) le scrivono per esprimere il proprio sconcerto e la propria preoccupazione per la decisione dell’Agenzia Nova di terminare la collaborazione con il giornalista Gabriele Nunziati, a seguito di un quesito da lui rivolto alla portavoce della Commissione Europea lo scorso 13 ottobre 2025.
In quanto organizzazioni impegnate nella difesa della libertà di stampa in tutta Europa, condividiamo l’opinione che il licenziamento di un giornalista per aver posto una domanda ritenuta “fuori luogo” a una rappresentante di un organo politico rappresenti una chiara violazione della libertà dei media e della professione giornalistica, a cui andrebbe posto immediato rimedio.
A nostro avviso, le giustificazioni fornite da Agenzia Nova in merito al licenziamento non appaiono né condivisibili né sufficienti a giustificare la decisione. Tali spiegazioni contribuiscono inoltre a minare la presunta neutralità e obiettività della direzione. I giornalisti hanno il diritto e il dovere di porre domande, anche critiche o scomode, per garantire la responsabilità democratica dei decisori politici: qualsiasi tentativo di silenziare queste voci rappresenta una forma di censura ingiustificabile.
Nunziati ha esercitato il proprio lavoro, ponendo un quesito legittimo volto a chiarire la posizione della Commissione Europea riguardo alla situazione a Gaza che gli esperti delle Nazioni Unite hanno definito come genocidio, una posizione soggetta a legittimo scrutinio e dibattito pubblico.
Rispetto alla vostra preoccupazione legata a un eventuale danno d’immagine, riteniamo che tale danno non derivi dal legittimo lavoro di un vostro collaboratore, quanto piuttosto dalla vostra stessa decisione di censurare tale lavoro su basi infondate.
Silenziare la voce di chi svolge il proprio ruolo da “cane da guardia” ponendo domande di pubblico interesse sulla situazione a Gaza rappresenta un grave colpo alla libertà di informazione e un segnale preoccupante per la democrazia in Italia. Ciò danneggia non solo il diritto dei giornalisti di lavorare senza timore di ritorsioni, ma anche quello dei cittadini a un’informazione libera, indipendente e imparziale.
Ci uniamo quindi alle numerose organizzazioni e ai colleghi, in Italia e all’estero, che hanno condannato quello che consideriamo un licenziamento ingiusto e immotivato, esprimiamo la nostra solidarietà a Gabriele Nunziati, e invitiamo l’Agenzia Nova a rivedere la propria decisione e a procedere con il suo immediato reintegro.










